Costruire una nuovo modo di fare politica è il nostro sforzo.
Non è facile, non lo è per chi - come noi- è cresciuto e vissuto fino ad oggi nel vecchio. Per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di chi ,oggi ,ha a cuore l'ideale della sinistra.
Abbiamo bisogno di quegli uomini e donne, di quegli studenti o lavoratori, di quei giovani o adulti o anziani che per la loro storia, la loro vita, il loro presente e il loro passato pensano ad un nuovo futuro.
Ambizioso?
Sì, ma senza un ideale gratuito e appassionato all'orizzonte che senso avrebbe impegnarsi...

sd.passirano@alice.it



domenica 21 ottobre 2007

A Passirano: Sinistra Democratica...

Cosa faremo dopo la primarie del Partito Democratico?
Chi saremo e dove andremo?
Quando abbiamo deciso di votare, al congresso, per il no – secco ed assoluto- al progetto del Partito Democratico avevamo, ancora, la segreta, recondita speranza che, forse, qualcosa sarebbe cambiato.
E’ stata una vana speranza: oggi affrontiamo la costituzione del Partito Democratico, la fine dei Democratici di Sinistra, la fine di una storia che ha parlato di Pci, di Pds, di Ds.
Quella storia finisce in nome di un progetto nuovo che, si dice, parlerà alla gente tutta, al di là delle categorie politiche che, da secoli, permeano la politica.
Nasce il partito Democratico, ma non nasce da solo.
Un progetto diverso si prospetta per chi, ancora, non crede che il tempo sia maturo per la fusione di partiti che portano ancora, sulle spalle, eredità troppo diverse per essere assimilate.
Un progetto diverso si prospetta per chi crede che la Sinistra non possa chiudersi con la rapidità di decisioni verticistiche che decretano l’obsolescenza di categorie politiche e di partiti che hanno culture e radici profonde e solide.
Per chi crede nella Sinistra, oggi, si apre la strada per costruire Sinistra Democratica: non uno tra i tanti partitini, non l’ennesima divisione della Sinistra ma l’impegno, lo sforzo ( si badi bene: l’impegno, non la certezza calata dall’alto) per creare unità , l’unità della Sinistra.
Anche a Passirano, come in numerose realtà, Sinistra Democratica ha iniziato a vivere ed a operare con la forza e la tenacia di chi non ha ceduto alle sirene lusingatrici, al suadente canto del progetto veltroniano.
Non possiamo ancora dire se e come il progetto di Sinistra Democratica di realizzerà: si lavora giorno per giorno, costruendo un percorso ambizioso, difficile ma l’unico possibile. L’unico possibile per chi non crede che la politica si faccia solo per “arrivare al governo”, di chi crede nel profondo valore culturale della politica che sta alle radici della società, che interpreta i bisogni e le aspirazioni della gente affinché essi non vadano perduti.
L’urlo dell’antipolitica, l’urlo della rivendicazioni del V-day è l’urlo di chi oggi ha smesso di riconoscersi nella politica della lottizzazione del potere. <<>>. Come dare torto a tutto questo? Come rinnovare ciò che lentamente muore, tenuto in vita dalla smania di potere di pochi? Come ritornare al legame solido e vero con la gente?
Urge una risposta.
Sinistra Democratica - forza nuova , impegno dal basso, movimento che ancora sta cercando e lavorando per definirsi- potrà e dovrà dare quella risposta. Questi suoi primi mesi di vita, già segnano - si noti bene – un cambiamento: Sinistra Democratica, oggi, non ha un leader forte, non ha un leader mediatico, non ha una guida sicura che dica – dall’alto- cosa fare.
Per qualcuno questo rappresenta la sua debolezza, ma in realtà ciò è la sua inestimabile forza, la forza di persone che lavorano non per un capo o un apparato di potere, ma per la sola voglia di far vivere ciò in cui credono : la Sinistra. Quale esempio migliore di apertura? Quale dimostrazione più grande di partecipazione? Con Sinistra Democratica non si muove la potenza di un partito, ma un’associazione di persone che, magari con passo lento, si rivolge alla società interrogandosi e costruendo risposte vere, lontane dall’autoreferenzialità delle “beghe” di partito, lontane dalle finzioni partecipative, lontane dalla demagogia di chi invoca la partecipazione delle primarie e, al contempo, la relega ad un voto su liste bloccate.
<>>. Ancora, seppur dopo più di vent’anni, il pensiero di Enrico Berlinguer è pregnante, profondo, tagliente: raccogliamo l’eredità di queste parole facendo di esse il sale della nostra azione. Leggiamo e rileggiamo la nostra storia non per chiuderci anacronisticamente in essa, ma per trovare in essa stimoli e strumenti per continuare il nostro impegno, calandola nell’oggi : essa ha ancora molto da dire, ha ancora molti giovani da affascinare e molti vecchi da ammaestrare.

Maria Buizza
Sinistra Democratica di Passirano
www.sinistrademocraticapassirano.blogspot.com