Costruire una nuovo modo di fare politica è il nostro sforzo.
Non è facile, non lo è per chi - come noi- è cresciuto e vissuto fino ad oggi nel vecchio. Per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di chi ,oggi ,ha a cuore l'ideale della sinistra.
Abbiamo bisogno di quegli uomini e donne, di quegli studenti o lavoratori, di quei giovani o adulti o anziani che per la loro storia, la loro vita, il loro presente e il loro passato pensano ad un nuovo futuro.
Ambizioso?
Sì, ma senza un ideale gratuito e appassionato all'orizzonte che senso avrebbe impegnarsi...

sd.passirano@alice.it



mercoledì 25 marzo 2009

NUOVE INIZIATIVE SUL TERRITORIO...

" La Sinistra per Passirano" si prepara per la campagna elettorale che porterà alle elezioni amministrative il 6-7 giugno.

giovedì 26 marzo : banchetto al mercato di Passirano

domenica 30 marzo: banchetto nella pizza antistante la chiesa di Monterotondo

VENERDI 3 APRILE:
"il paese che vorrei..."
Assemblea pubblica a Monterotondo,
ore 20.45,
presso la Sala Civica di Monterotondo ( palestra della Scuola elementare)

L'USCITA DALLA MAGGIORANZA CONSILIARE: INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE

Pubblichiamo l'intervento letto nel Consiglio Comunale del 9 febbraio al fine di dare spiegazione circostanziata delle motivazioni che hanno indotto all'uscita dalla maggioranza.

In data 10 dicembre 2008 il gruppo cons. “la sinistra-l'arcobaleno” ha modificato il proprio nome in “ la sinistra per passirano”. Cambiamento che era già stato preannunciato nell'aprile 2008, proprio all'atto della costituzione del gruppo. Allora, infatti, dicemmo che la nascita del gruppo che faceva riferimento alla lista La sinistra- l'arcobaleno presentatasi alle elezioni politiche era solo l'inizio di un percorso che, pur denominandosi con un nome che ricordava la sconfitta elettorale, voleva continuare poiché non si possono mettere tacere le convinzioni, né soffocare la voglia di ripresa di una parte politica che , pur fuori dal parlamento, rimane viva tra la gente.
Oggi dichiariamo, pertanto, ai colleghi consiglieri che il gruppo è pronto a cambiare nome in “la sinistra per passirano”.
Il cambiamento, però, non è solo nel nome. Con lettera inviata al sindaco ed ai colleghi di maggioranza il 20 gennaio, il gruppo La sinistra per passirano ha espresso la volontà di dichiararsi autonomo dal gruppo Insieme per Passirano- Centrosinistra, dunque per rispetto a questo Consiglio Comunale a cui siedono i rappresentanti di tutti i cittadini di Passirano siamo a comunicarvi la nostra decisione di uscire dalla coalizione che rappresenta la maggioranza consiliare.
Lo stesso rispetto ci obbliga a darvi anche le motivazioni di tale scelta , motivazioni che compaiono già in una lettera da noi pubblicata sulla stampa locale, ma che ora vorremmo, pur brevemente, riprendere e circostanziare.
Due sono i fattori che stanno a fondamento di tale decisione. L'uno politico, l'altro più amministrativo.
Del primo abbiamo già detto molto in passato, ma vogliamo fare alcune puntualizzazioni.
Ci siamo costituiti come gruppo consiliare nell'aprile del 2008, ma tale scelta ebbe molte premesse e per la maggioranza non fu un fulmine a ciel sereno. Le scelte politiche nazionali ,che si iniziarono ad attuare già nella primavera del 2007 , ci avevano già portato a costituirci come associazione, ci avevano già portato a chiedere incontri di verifica politica della situazione che si andava creando. Non abbiamo mai voluto mettere la testa sotto la sabbia di fronte a ciò che accadeva e con la massima chiarezza e responsabilità abbiamo chiesto incontri di confronto e discussione con il gruppo che oggi fa capo al Partito Democratico. La nostra richieste sono state sempre disattese.
Non è stata mai fatta una reale politica di coalizione che portasse ad un riconoscimento delle differenze che via via si delineavano, differenze di noi non abbiamo mai avuto timore. Vogliano comprendere i colleghi consiglieri e chi siede nel pubblico che quando un gruppo politico non viene riconosciuto, non viene neppure ascoltato. E se non si è ascoltati, che senso ha continuare?

Dal punto di vista più strettamente amministrativo non si pensi che i consiglieri ,che oggi fanno capo al gruppo la Sinistra per Passirano, non abbiano mai fatto nulla. Anche se per tutelare responsabilmente l'unità e la coesione nella maggioranza non abbiamo mai propagandato proposte e
idee, ciò non significa che all'interno del centro sinistra noi si sia stati zitti e inattivi. Ma ancora ribadiamo che si deve perseverare nel lavoro e nelle proposte .
Abbiamo pungolato in tutti modi affinchè venissero messi in atto , anche solo in via sperimentale, strumenti di partecipazione attiva della cittadinanza alla vita politica , così come recitava il nostro programma elettorale ,. A dimostrazione della veridicità di quanto ora diciamo, ricordiamo il corso di formazione sulla Partecipazione che organizzammo con i Ds della zona. Corso che fu voluto ideato, organizzato e gestito da Passirano e in particolare dai componenti Ds che oggi siedono in questo gruppo. Un corso che voleva rappresentare l'inizio di un percorso sperimentale. Un percorso sempre rimandato, mai attuato.

Abbiamo pungolato in tutti i modo perchè si mettesse mano all'area culturale ed in particolare alla Biblioteca, che in questi anni ha cambiato troppi operatori, sintomo di problemi atavici, trascinati negli anni fino ad oggi. Una biblioteca che dovrebbe essere luogo centrale della cultura e che , invece, sopravvive in locali non idonei e attraverso quelle pochissime iniziative che, pur di pregio, non riescono ad essere mai adeguatamente comunicate , passando in sordina per la stragrande maggioranza delle cittadinanza.

Abbiamo chiesto che si affrontasse il problema della scuola in modo partecipato. Tutto il lavoro compiuto di previsione delle iscrizioni, delle future classi, dei futuri bisogni che la scuola nei prossimi anni avrà era la premessa per un coinvolgimento attivo della popolazione. Previsioni che dovevano essere funzionali ad una discussione con la gente sul tema della scuola e di un futuro assetto delle strutture scolastiche.

Non manchiamo di ricordare le proposte e le propositive critiche che abbiamo sempre rivolto per una politica sociale e giovanile più calibrata sugli effettivi bisogni del paese. . Abbiamo sempre portato elementi di criticità in questo senso, probabilmente sempre inascoltati.
Ricordiamo infine la nostra attenzione alle problematiche ambientali che ci hanno visto attivi in una ferma opposizione alla costruzione di una stalla nella valle del Longarone e in molteplici altri settori quali lo spostamento dell’antenna dall’edificio storico della ex scuola media e nel contenimento di nuove edificazioni nel pgt.
Potremmo ancora andare avanti, ma ci fermiamo qui.
Siamo consapevoli che avremmo potuto fare di più o fare meglio, fare prima o fare più tempestivamente.
Abbiamo agito in coerenza con la nostra responsabilità di amministratori e così continuiamo e continueremo.

martedì 17 febbraio 2009

LETTERA AL DIRETTORE

BRESCIAOGGI
Martedì 17 Febbraio 2009
PASSIRANO
Pd, un copione tragicomico
“La politica ha abbandonato la scuola?” E’ quello che ci si chiede all’indomani del Consiglio Comunale che a Passirano ha visto bocciata la mozione proposta dal gruppo consiliare la Sinistra per Passirano. Mozione che, mettendo in luce i punti nodali della riforma apportata alla scuola con la legge n.169 del 30 ottobre 2008, chiedeva al consiglio comunale sostegno per i gruppi ed per le associazioni che nella società, a vario titolo e in vario modo, portano avanti le istanze di una scuola , che con le nuove direttive rischia di essere depauperata di risorse e svilita nel suo ruolo di promotrice di cultura, di partecipazione e di cittadinanza attiva.
Stupisce, in qualche modo forse ferisce la coscienza politica di chi crede in un ruolo propulsivo e critico dei partiti, il fatto che a bocciare la mozione sia stato, insieme ai partiti della destra (Lega Nord e Lista civica Con Voi per voi, il Centro-Destra), il gruppo di maggioranza che si richiama al Centro-Sinistra, facendo capo al Partito Democratico. Stupisce che il sindaco e la maggioranza di Centro Sinistra non abbiano avuto la sensibilità di voler votare a favore di una mozione che interpretava il sentire di genitori, famiglie, e insegnanti che oggi combattono per una scuola migliore contro i tagli operati dalla legge n.169/08. Stupisce che il gruppo di maggioranza, che il Partito Democratico di Passirano - senza distinzione con i gruppi di diverso colore politico – additi sprechi e corporativismi nella scuola, senza voler citare le numerose problematicità che oggi l’istituzione scolastica si trova a dover affrontare con sempre meno risorse. E ancora stupisce che la politica voglia essere così cieca davanti a un mutamento culturale di tale sorta: una tragedia della cultura in cui la scuola, fonte di civiltà e di sapere, viene buttata in un aula del Parlamento non perché su essa si dibatta, ci si confronti nel rispetto di posizioni diverse, bensì perché su essa si impongano i dettami antipedagogici di una destra che taglia dove sa si annida il riscatto sociale e culturale dei più deboli e, in fondo, di noi tutti.
A Passirano si è consumato tragicomico copione di un Centro-Sinistra idealmente, culturalmente schiavo della Destra; un Centro-Sinistra che non oppone resistenze all’avanzare delle Destre; di un Centrosinistra che non ha capito che il tema della scuola deve essere difeso con le unghie e con i denti affinchè le dinamiche sociali che oggi vediamo, talvolta fatte di povertà ed ingiustizia, possano nel futuro trovare nei nostri figli interpreti lungimiranti e attori capaci.
Quali sprechi oggi nella scuola? Quali corporativismi? Tutto è migliorabile, tutto è perfettibile, è vero. La strada che si è scelta va, però, nella direzione contraria ad ogni miglioria possibile. Quando si tolgono insegnanti, quando si tolgono ore di aiuto e sostegno ai nostri bambini e ragazzi, si toglie il sangue stesso della nostra istruzione. Di quell’istruzione che deve, prima di tutto, poter portare al riscatto di ciascuno, che deve prioritariamente andare a coltivare ogni potenzialità, ogni intelligenza. Quell’istruzione che deve poter consentire a tutti, anche a chi è più in difficoltà, di sentirsi “bravo” nella tante intelligenze che oggi sappiamo poter scoprire in ogni alunno.
Non torniamo agli “asini” tra i banchi, non ritorniamo indietro in nome di tagli finanziari che non possono concentrarsi sulla scuola, poiché essa è il futuro dei nostri figli. E’ il futuro di noi stessi, del nostro Paese. Non lasciamo che la politica sia schiava dell’ignoranza, del qualunquismo, della “moda” di opinioni anacronistiche.
A Passirano abbiamo assistito ad una brutta pagina della politica. Quando la politica è miope, essa inciampa ad ogni ostacolo. Piccolo o grande che sia.Difendiamo la scuola per crescere cittadini sapienti, politici lungimiranti.
Roberto Avanzini
Capogruppo Consiliare de “La sinistra per Passirano

lunedì 16 febbraio 2009

AI CITTADINI DI PASSIRANO...

Il 10 dicembre 2008 l'Assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Passirano si è dimesso

Il 20 gennaio 2009 il gruppo “La Sinistra per Passirano” è uscito dalla maggioranza consiliare

Il 9 febbraio il gruppo “La sinistra per Passirano”
ha presentato in Consiglio Comunale
una mozione per la difesa della
scuola
in appoggio ai gruppi di insegnanti e genitori che si stanno battendo
contro la confusione creata dalla
nuova legge (169/2008).

IL SINDACO E LA MAGGIORANZA CONSILIARE
(Insieme per Passirano- Il Centro-Sinistra)

HANNO VOTATO CONTRO
con la Lega e il Centro-Destra

La politica ha abbandonato la scuola...??

Il testo della mozione, le motivazione dell'uscita dalla maggioranza e delle dimissioni dell'assessore su www.sinistrademocraticapassirano.blogspot.com

BILANCIO DI PREVISIONE 2009: "LA SINISTRA PER PASSIRANO SI ASTIENE"

Consiglio comunale del 9/2/09

Intervento in sede di dichiarazione di voto da parte del gruppo consiliare “LA SINISTRA PER PASSIRANO” sull’approvazione del bilancio di previsione 2009.

Signor Sindaco, signori consiglieri,

rileviamo con disappunto la corposità e la complessità di questo consiglio comunale: ben 18 punti all’ordine del giorno tra cui anche il bilancio di previsione; in solo cinque giorni di tempo risulta difficile per i consiglieri conoscere in modo approfondito tutti gli argomenti posti all’o.d.g.
Ciò compromette un contributo fattivo al dibattito politico e pregiudica la possibilità di esprimere un voto consapevole.
In altre parole, è un modo di operare che porta allo svilimento della massima arena deliberativa.

Tale considerazione vale anche, ed in particolar modo, per il bilancio di previsione. Il bilancio di cui si chiede l’approvazione in questa seduta è l’ultimo di questo mandato amministrativo, rileviamo come in passato, che non sono state accolte le nostre istanze di apertura e di partecipazione.
E’ un bilancio che si è formato nelle quattro mura della Sala Giunta senza il coinvolgimento dei consiglieri, nemmeno quelli della stessa maggioranza, visto che non siamo stanti interpellati, eppure la Giunta ha approvato lo schema di bilancio il 26 novembre e noi siamo fuoriusciti dalla maggioranza quasi due mesi dopo.

Questa è la dimostrazione che questa amministrazione, non solo non ha attuato gli obiettivi che si era posta nel programma elettorale: Rinnovamento – Partecipazione, ma ha utilizzato tali parole forse senza saperne il vero significato, semplicemente come slogan per poter incantare qualche idealista come me, come noi, che credeva ancora nella possibilità di un vero rinnovamento.

Rinnovamento della politica significa, per noi, ampliare i centri decisionali, partecipare e far partecipare i cittadini alla vita pubblica. Questo, in cinque anni, non è mai successo, non perché è difficile, impegnativo o faticoso educare alla partecipazione, ma perché non ci si è mai creduto fin dall’inizio, infatti un percorso partecipativo vero non è mai iniziato, perché certe sensibilità o le hai o non possono essere imposte.

Il bilancio partecipativo, inserito nel programma elettorale per accontentare gli idealisti come me, come noi, è oramai appurato che non fa parte della sensibilità di questa maggioranza.

I consiglieri si trovano spesso davanti a fatti già compiuti, come avviene, peraltro, in questo Consiglio dove la discussione quando avviene è solo la celebrazione di un rito senza spostare una virgola.

Traspare, nella sostanza, dopo cinque anni di amministrazione di questa maggioranza, una realtà
improntata ad una ordinaria routine, priva di significativi miglioramenti e per niente innovativa.

Non riteniamo opportuno entrare nel merito delle cifre ma è necessario fare qualche puntualizzazione sulla pubblicità e su alcune incongruenze di questo bilancio.

Riguardo la pubblicità, abbiamo notato che rispetto al passato, il bilancio non viene più inviato a tutti i consiglieri ma solo ai capigruppo. È solo risparmio di carta oppure una strategia per disincentivare la lettura del bilancio e quindi la divulgazione delle informazioni?

Un ultimo appunto su di una palese incongruità, sinonimo di poca serietà e correttezza, se il bilancio è stato approvato dalla Giunta il 26 novembre perché le relazioni dello sport e della pubblica istruzione vedono come referente politico il Sindaco; il nostro assessore si è dimesso dalla carica il 10 dicembre.

Per le motivazioni anzidette, il gruppo consiliare “la Sinistra per Passirano” esprimerà voto di astensione.

venerdì 13 febbraio 2009

NUOVE SCELTE, NUOVO RESPIRO PER LA SINISTRA A PASSIRANO

Sinistra Democratica nell'aprile 2008 è diventata gruppo consiliare all'interno della maggioranza con il nome di "La Sinistra-L'arcobaleno".Il 10 Dicembre 2008 l'assessore alla Pubblica istruzione Roberto Avanzini (consigliere del nostro gruppo) si è dimesso , constata l'impossbilità di collaborare fattivamente con la giunta comunale.Il 20 gennaio 2009 il gruppo consiliare "La Sinistra-l'Arcobaleno" ( denominatosi "La sinistra per Passirano" ESCE DALLA MAGGIORANZA CONSILIARE.Pronti a rendere ragione in qualunque momento pubblichiamo nei post che seguono l'intera vicenda. Tutto ciò a partire dall'ultimo evento: nel consiglio comunale del 9 febbraio il gruppo "La Sinistra per Passirano" ha presenteto una mozione sulla scuola in appoggio ai gruppi di insegnanti e genitori che si battono contro la confusione creata dalla legge 169/2008. Il sindaco e la mggioranza consiliare facente capo al Partito Democratico ha votato contro, accondandosi così alle scelta della Destra.Di seguito il testo della mozione

IL GRUPPO "LA SINISTRA PER PASSIRANO" DICHIARA IL NUOVO CAPOGRUPPO E LA MODIFICA DEL NOME



Passirano, li 10 dicembre 2008


Al Sindaco
Al Segretario comunale
e p.c. Ai Capigruppo consiliari

del Comune di Passirano (BS)



Oggetto: modifica denominazione gruppo consiliare “La Sinistra – L’Arcobaleno” in “La Sinistra per Passirano”



La sottoscritta Maria Buizza capogruppo consiliare per la “Sinistra L’Arcobaleno” comunica la modifica della denominazione del gruppo consiliare in “La Sinistra per Passirano” in coerenza con gli orientamenti assunti anche a livello nazionale dopo le elezioni politiche 2008. Chiede, pertanto, che l’argomento in oggetto venga posto all’ordine del giorno nelle prossima seduta utile del consiglio comunale ai sensi degli art. 15 dello Statuto e dell’art. 7 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.

Il capogruppo consiliare designato è il consigliere Roberto Avanzini

Distinti saluti.

LA LETTERA INVIATA AL SINDACO IN CUI "LA SINISTRA PER PASSIRANO" DICHIARA DI VOLER USCIRE DALLA MAGGIORANZA

Passirano, 21/ 1/2009




Alla cortese attenzione del Sindaco

e dei Consiglieri Comunali del Gruppo “Insieme per Passirano-CentroSinistra”




OGGETTO: comunicazioni


Con la presente il sottoscritto Roberto Avanzini, in qualità di capogruppo de “ La sinistra per Passirano”, comunica che a partire da oggi 21 gennaio 2009 il suddetto gruppo consiliare, fino ad ora parte della coalizione di maggioranza facente capo a “Insieme per Passirrano-CentroSinistra”, si rende autonomo da essa. Pertanto, in sede di Consiglio Comunale si considererà autonomo nel voto ed in qualunque altra eventuale decisione.

Il gruppo “La Sinistra per Passirano”, consapevole dell'importanza di tale scelta, si rende fin da oggi disponibile a dare spiegazioni e chiarimenti in merito alle motivazioni di tale decisione, affinchè il dibattito politico possa essere utile strumento di confronto e di comprensione reciproca.



Cordiali saluti


Roberto Avanzini

9 FEBBARIO 2009: IL GRUPPO CONSILIARE "LA SINSITRA PER pASSIRANO" PRESENTA IN CONSIGLIO COMUNALE UNA MOZIONE IN DIFESA DELLA SCUOLA.

Pubblichiamo il testo della mozione in difesa della scuola che abbiamo presentato al Consiglio Comunale del 9 febbraio.
Il Sindaco e la maggiornaza hanno inaspettatamente votato CONTRO.

OGGETTO: Ordine del Giorno in merito alle conseguenze della legge169/ 30 ottobre 2008 sulla scuola pubblica e gli enti locali in riferimento all'indebolimento dell' offerta formativa e all'aumento dei costi per i Comuni

Premessa

La politica dell'attuale governo denigra costantemente con le parole di i fatti i lavoratori ed in particolar modo il lavoratore pubblico, stigmatizzato come “fannullone” e colpito nella sua dignità, oltre che nei suoi stessi diritti ( si pensi alla decurtazione di parte dello stipendio per i primi 10 giorni di malattia).
I lavoratori sono il sale del nostro paese. Nello specifico dei lavoratori della scuola, l'atteggiamento del governo svilisce la figura dell'insegnante, dimenticando che l'insegnante è lavoratore qualificato e che oggi in Italia percepisce lo stipendio più basso rispetto ai colleghi europei.
Il governo , inoltre, dimentica che screditare l'insegnante e la scuola pubblica nel suo insieme è un atteggiamento irresponsabile nei confronti di chi ( famiglie e minori) deve poter credere nell'autorevolezza e nella preparazione di coloro che guidano la formazione di bambini e ragazzi.

Considerato che :

- le scelte di politica del Governo per la scuola, università ricerca, formazione artistica e musicale spaziano dal taglio di migliaia di posti di lavoro, al licenziamento dei precari, al ritorno al maestro unico nella scuola primaria, all’assenza di risorse per i rinnovi dei contratti, (per il funzionamento della scuola, per il risanamento dell’edilizia scolastica) all’impoverimento ed affossamento della ricerca pubblica, anche con la chiusura di molti enti, alla privatizzazione delle università attraverso la formazione in fondazioni private, alle continue campagne diffamatorie contro la dignità dei lavoratori pubblici;
Rilevato che: - già da questo anno scolastico in tutte le scuole di ogni ordine e grado sarà introdotta anche una nuova scheda di valutazione con i voti espressi in decimi; - i contratti di lavoro differenziati e chiamata diretta per gli insegnati e personale Ata, porterebbero alla privatizzazione dell’istruzione pubblica e trasformazione degli istituti statali e delle Università in fondazioni private; - il piano di razionalizzazione per la scuola che la Gelmini sta mettendo a punto avrà un impatto devastante per la scuola pubblica, in quanto esso contiene tagli per circa 8 miliardi di euro nei prossimi tre anni, il personale subirà una riduzione di oltre 129.500 unità di cui 87.000 docenti e 42.500 Ata; - i tagli vengono decisi contestualmente alla irresponsabile riduzione dell’obbligo di istruzione, e comporteranno, fra l’altro: aumento dei costi per le famiglie, la riduzione del tempo scuola, l’aumento del numero degli alunni per classe, il ridimensionamento del tempo prolungato e del tempo pieno, la possibile riduzione degli insegnanti di sostegno, difficoltà crescenti per l’integrazione degli alunni stranieri, fino a compromettere, in molte situazioni, il normale funzionamento della scuola;



Visto che :
- si verificherebbe il blocco totale del turn over, delle assunzioni per i precari e dei bandi per le scuole di specializzazione Ssis; - col Decreto legge n. 37 del 1 settembre 2008 convertito in legge 169 del 30 ottobre 2008 viene radicalmente modificata l’organizzazione didattica e l’offerta formativa della scuola pubblica con la riduzione del tempo scuola obbligatorio e la reintroduzione del maestro unico sia nella scuola elementare che in quella dell’infanzia; - il provvedimento non rappresenta solo un problema occupazionale, ma soprattutto una questione di qualità della scuola e di scelta pedagogica (la pluralità docente ha permesso in questi anni di approfondire la conoscenza disciplinare ed ha rafforzato lo spirito di collaborazione rendendo la scuola una comunità di conoscenze).


Constatato che :
- tali provvedimenti governativi potrebbero comportare pesanti conseguenze anche per le scuole di Passirano. Infatti: secondo quanto dichiarato dall’ANCI “ I tagli previsti indeboliranno il sistema dell’istruzione, in controtendenza con gli ingenti investimenti che i comuni fanno per sostenerlo, soprattutto nella scuola primaria, ma faranno aumentare la pressione nei confronti dei comuni perché facciano fronte alle esigenze che si verranno a creare per garantire a tutti il diritto allo studio. Non vanno poi trascurate le inevitabili ripercussioni sociali, la mancata conciliazione dei tempi, con forti penalizzazioni per le donne e per il loro lavoro, immaginando in alcuni casi anche la rinuncia o la riduzione degli impegni lavorativi. Nei comuni più grandi l’accorpamento o la chiusura di scuole e comunque l’aumento degli alunni per classe, comporterà il sovraffollamento delle aule previste per contenere fino ad un numero massimo di 25 alunni e che potrebbero quindi risultare non a norma. Vi sarebbero di conseguenza problemi sia di ordine pratico che finanziario per permettere a messa a norma e la ristrutturazione degli edifici...”; - il taglio del personale e la riduzione di orario previsti dai provvedimenti governativi nella scuola dell’infanzia statale e nella scuola primaria statale, unitamente alle già presenti difficoltà a garantire il personale di sorveglianza in alcune situazioni della scuola elementare, rischia di rendere sempre più difficoltoso e costoso (per le famiglie e per il Comune) questo essenziale servizio; potrà comportare la contrazione del tempo pieno e prolungato costringendo le famiglie alla scelta della scuola privata
- i tagli delle cattedre in questo caso potrebbero oscillare secondo le stime del Cesp (Centro studi per la scuola pubblica) dagli 80 alle 110 mila unità; - le mancate compresenze e l’insegnante unico vanificheranno i progetti di integrazione degli alunni stranieri e le scuole si rivolgeranno al Comune per avere mediatori culturali e risorse per gli alfabetizzatori, quando già oggi l’ente locale supplisce alle carenza economiche della scuola;
-le ultime notizie in merito alla possibile creazione di classi di alunni stranieri screditano la scuola italiana, rendendola inadeguata a rispondere alle esigenze di una realtà in cui gli studenti stranieri costituiscono una fonte di ricchezza per la scuola stessa, per i suoi programmi, per quegli stimoli culturali e didattici che lo straniero porta e che stanno diventando risorsa , motore di rinnovamento e di sperimentazione continua.


Considerato che :
- L’insieme di tali provvedimenti per la loro entità e qualità si configurano come il tentativo di smantellare la scuola pubblica e di compromettere il diritto allo studio per tutti;


Il Consiglio Comunale di Passirano impegna il Sindaco e la Giunta : - a mettere in atto, unitamente all’assemblea consigliare e a tutte le forze operanti sul territorio, le iniziative necessarie a respingere i provvedimenti sopra descritti, in difesa della libertà d’insegnamento, dei diritti dei lavoratori e della scuola pubblica.




2 febbraio 2009 il Giornale di Brescia pubblica la lettera in cui si dichiara l'uscita dalla maggioranza e si motivano le dimissioni dell'assessore

Scriviamo questa lettera ai cittadini di Passirano perchè possano capire motivazioni e storie delle scelte politiche che si stanno attuando. Scriviamo questa lettera a tutti coloro che vogliano leggere un frammento, tra i tanti raccontabili, di una Sinistra che cerca di sopravvivere nel caos politico e sociale che le si muove attorno; di una Sinistra che cerca se stessa , forse indebolita, forse debole ma – per sua stessa natura – tenace.
Dal 2004 Passirano è governato dal Centro-Sinistra: una maggioranza composta dagli allora Ds e dalla Margherita, uniti in un'unica lista denominata “Insieme per Passirano- CentroSinistra”.
Una lista che si presentò alle elezioni con l'ambizione di governare segnando una svolta, con l'ambizione di essere il miglior governo possibile per il paese. Un'ambizione che ogni gruppo politico deve avere, un'ambizione sostenuta da un'indomita e indomabile passione politica che è la forza stessa di ciascuno. Nel 2004 vincemmo le elezioni, iniziammo a lavorare nonostante i fisiologici problemi, che di volta in volta emergevano. Quando la campagna elettorale finisce, l'entusiasmo viene ogni giorno messo alla prova dalle mille questioni che ci trova ad affrontare, questioni in cui si devono fare scelte importanti, scelte in cui il semplice alzare la mano decide del futuro di una comunità, ma anche della propria personale coerenza. Scelte in cui il dubbio di sbagliare attanaglia, ma in cui la responsabilità di governare impone di agire, decidendo a volte il male minore o – se si preferisce - il bene maggiore. La politica, quella vera, è anche questo: scegliere quando le opzioni sul tavolo impongono compromessi difficili e necessari; scegliere responsabilmente, ma lasciandosi guidare dall'ideale del Bene Comune.
Due anni fa la nascita del Partito Democratico fu l'evento politicamente più difficile, personalmente più sofferto. I nostri partiti, le nostre legittime case si disgregarono: per i più vecchi si cancellava una storia vissuta; per i più giovani si cancellavano in un attimo le speranze di un futuro in cui costruire una Sinistra nuova, pur nell'eredità del suo passato. La costruzione del Partito Democratico non fu una qualunque “bega di partito”, non fu uno tra i tanti rimescolamenti politici: fu una cancellazione di storie. A Passirano le conseguenze furono immediate. La disgregazione dei Ds vide una dolorosa separazione: non tutti accettarono di fondersi del Partito Democratico, non tutti accettarono di cancellare la propria eredità. Ci attaccammo con le unghie e con i denti a ciò che rimaneva della Sinistra , cercammo di ricostruire qualcosa dalle macerie che c'erano dopo la costruzione del PD. Prima ci fu Sinistra Democratica, poi La Sinistra- L'Arcobaleno. Rimanemmo fedeli alla nostra maggioranza consiliare, pur costituendoci come gruppo interno ad essa. Chi legge voglia vedere tutto ciò come ciò che veramente fu: il tentativo di rimanere dentro la Sinistra, senza compromettere i nostri impegni elettorali; la volontà di continuare a fare politica per creare una nuova Sinistra e al contempo la responsabilità di rimanere fermi, determinati a portare a termine le promesse per cui eravamo stati eletti. Abbiamo così continuato a lavorare nella maggioranza, in modo trasparente e chiaro, spiegando le nostre scelte politiche e sempre esprimendo la certa volontà di continuare nel lavoro amministrativo con la medesima determinazione. Forse per ingenuità, non ci accorgevamo che lentamente, ma inesorabilmente, lo spirito che doveva unire la maggioranza diventava sempre più debole e ad esso subentrava la paura. Paura da parte di chi ci dirigeva di perdere consensi, paura di essere chiari verso la gente, paura di far sapere, di far conoscere il lavoro amministrativo. Una paura che è stata il leit motiv di questa amministrazione, una paura che non ha permesso di capire le istanze della gente, dei vari comitati nati in questi anni e una paura che non ci ha permesso di continuare ad essere parte attiva della maggioranza. Additati come radicali quando abbiamo portato avanti la necessità di realizzare quanto avevamo promesso in merito alla partecipazione, guardati con sospetto quando chiedevamo documenti o spiegazioni particolari, ci siamo lentamente sentiti estranei a questa maggioranza, che ci vedeva come minaccia alla sua stabilità. Abbiamo resistito quanto potevamo e quanto era giusto per onorare gli impegni presi, mantenendo il nostro essere e la nostra dignità. Sì,.. quando non si è riconosciuti come protagonisti attivi nell'amministrare, ne va della propria dignità politica e della conseguente azione. A novembre ci è stato chiesto di portare in Consiglio Comunale una mozione sulla scuola. Da tempo questa richiesta era stata fatto da noi, e da tempo ci era stata data come risposta l'indifferenza. Comunque, accettammo il proposito della maggioranza, credendo di poter valutare insieme l'ipotesi di mozione attraverso il confronto politico necessario ad una coalizione quando deve stendere un documento comune. Purtroppo non fu così: a novembre il testo della mozione era già stato redatto dalla maggioranza, a noi si chiedeva solo di alzare la mano. L'assessore alla Pubblica Istruzione, membro del nostro gruppo consiliare, non era stato neppure consultato per quella mozione, per quel testo di mozione che additava i corporativismi all'interno della scuola e gli inutili sprechi in essa. Una mozione inaccettabile per i contenuti e per metodi con cui ci veniva proposta.
Il 10 dicembre l'assessore alla Pubblica Istruzione di Passirano si è dimesso a causa della constata impossibilità di collaborare attivamente con la maggioranza, che privava lui e il suo gruppo della possibilità di fare proposte politiche, possibilità che si concretizza solo quando in una coalizione c’è fiducia e rispetto delle reciproche idee e competenze . Oggi comunichiamo che il Gruppo Consiliare “La Sinistra- L'Arcobaleno” ( di recente denominato “ La Sinistra per Passirano”) si rende autonomo dal gruppo di maggioranza “Insieme per Passirano – CentroSinistra”.
A giugno Passirano andrà a elezioni: avevamo l'illusione di poter creare un CentroSinistra unito, dal Pd alla Lista Civica. Abbiamo lavorato per mesi a questo progetto. Crediamo ancora che questa sia l'unica vera possibilità, ma con amarezza constatiamo che da un parte ci si muove verso il centrismo, dall'altra non si ha il coraggio di dirsi “di Sinistra”. Noi rimaniamo.. Continuiamo a credere in una Sinistra nuova e onesta. Noi non ci vergogniamo di essere La Sinistra.

APRILE 2008: SI FORMA IL GRUPPO CONSILIARE LA SINISTRA L'ARCOBALENO

Pubblichiamo l'articolo di "Passirano notizie" che riprende il nostro intervento in Consiglio Comunale.


Nasce un nuovo Gruppo Consiliare, perchè?

Lo scorso aprile, attraverso un lettera rivolta al Sindaco ed al Consiglio Comunale, è nato il gruppo consigliare denominato “La Sinistra-L’Arcobaleno”. Una scelta nata prima delle elezioni politiche, una decisione presa appositamente senza conoscere quello che sarebbe stato il risultato elettorale al fine di rendere il progetto, che si aspirava ( e si aspira ) costruire, indipendente dal voto. Un’indipendenza dal voto e dal risultato stesso che è il punto centrale della decisione di costruire “la Sinistra-L’Arcobaleno”: potevamo essere più prudenti, potevamo calcolare meglio il rischio a cui andavamo incontro, potevamo aspettare. Non abbiamo voluto farlo. Non abbiamo voluto mettere in atto quelle tattiche di vecchia politica che spesso scambiano la virtuosa prudenza con il comodo opportunismo. Avevamo un desiderio, un passione e abbiamo voluto renderlo vivo , senza maschere , senza travestimenti . Questo per noi è politica.
Parafrasando una frase del Vangelo di Matteo potremmo dire che anche in politica “ad ogni giorno basta la sua pena”. Vivere il proprio ideale politico appiattendolo nella strategia, nella tattica che guarda sempre al domani per programmare come prendere o mantenere o ristabilire il consenso, ci toglie la libertà dell’essere, del rinnovarsi, del migliorarsi.
Scegliere di creare un Gruppo Consiliare alla vigilia delle elezioni politiche è stato un rischio , una scommessa che non ci vergogniamo di aver intentato. Nonostante ciò, sarebbe ipocrita non ammettere che la competizione elettorale dell'aprile scorso ha lasciato una Sinistra in pezzi. Sarebbe ipocrita non solo non ammettere la disfatta di un ‘lo non ammettere la disfatta dula disfatta du un ' perso dopo una competizione elettorale che ha visto la Sinistra tutta andareintera parte politica, ma anche non dire che una seria autocritica era, ed è, doverosa.
Le ultime elezioni politiche hanno messo un punto fermo alla storia della Sinistra degli ultimi anni, ora è il momento di andare a capo. E' il momento di iniziare una riga nuova in una pagina del nostro tempo che non è certo scevra di difficoltà, di rischi, di incertezze. Abbiamo deciso, pertanto, di continuare a seguire il nostro percorso , il nostro progetto di una Sinistra unita, non per ottusità, bensì per coerenza.
Rimane di certo immutata la collaborazione all'interno della coalizione che nel 2004 vinse le elezioni amministrative, rimane la determinazione a perseguire gli obiettivi che scrivemmo nel nostro programma elettorale . La formazione del Gruppo Consiliale “ La Sinistra -L'Arcobaleno” non pone incertezze su ciò che sottoscrivemmo nel 2004, anzi sarà un impulso a portare avanti quei punti programmatici in cui abbiamo creduto. Dal 2004 ad oggi molte cose sono cambiate, a partire dalla svolta storica che ha portato al dissolvimento dei due partiti che formavano L'Ulivo per formarne un unico, innegabilmente proteso verso il centro, spesso dimentico dell'eredità storico-politica della Sinistra.
Rinnovamento e cambiamento sono il sale della politica, noi rimaniamo senza pudori tesi alla costruzione di una nuova Sinistra, iniziando dal qui ed ora. Da oggi, da Passirano; iniziando da quei progetti politico- amministrativi che volevamo ci caratterizzassero e che , purtroppo, ad ora abbiamo realizzato solo molto poco , o per nulla. Il tema della partecipazione politica è , rimane centrale oggi, a Passirano. Troppo pochi sono i dispositivi di partecipazione aperti sul territorio, misero è l'impulso che abbiamo dato all'incontro, al confronto tra i cittadini.
Non molti sono i mesi che ci allontanano dalle prossime elezioni amministrative. In poco tempo non si può riparare ad un percorso che non è stato costruito in cinque anni. Ne siamo consapevoli ed è per questo che rilanciamo un cantiere delle Sinistra, che a partire da questo tema possa essere strumento di elaborazione , di lavoro per un futuro che chiede il contributo fattivo di tutti, non solo di qualcuno.