Costruire una nuovo modo di fare politica è il nostro sforzo.
Non è facile, non lo è per chi - come noi- è cresciuto e vissuto fino ad oggi nel vecchio. Per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di chi ,oggi ,ha a cuore l'ideale della sinistra.
Abbiamo bisogno di quegli uomini e donne, di quegli studenti o lavoratori, di quei giovani o adulti o anziani che per la loro storia, la loro vita, il loro presente e il loro passato pensano ad un nuovo futuro.
Ambizioso?
Sì, ma senza un ideale gratuito e appassionato all'orizzonte che senso avrebbe impegnarsi...

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venerdì 13 febbraio 2009

9 FEBBARIO 2009: IL GRUPPO CONSILIARE "LA SINSITRA PER pASSIRANO" PRESENTA IN CONSIGLIO COMUNALE UNA MOZIONE IN DIFESA DELLA SCUOLA.

Pubblichiamo il testo della mozione in difesa della scuola che abbiamo presentato al Consiglio Comunale del 9 febbraio.
Il Sindaco e la maggiornaza hanno inaspettatamente votato CONTRO.

OGGETTO: Ordine del Giorno in merito alle conseguenze della legge169/ 30 ottobre 2008 sulla scuola pubblica e gli enti locali in riferimento all'indebolimento dell' offerta formativa e all'aumento dei costi per i Comuni

Premessa

La politica dell'attuale governo denigra costantemente con le parole di i fatti i lavoratori ed in particolar modo il lavoratore pubblico, stigmatizzato come “fannullone” e colpito nella sua dignità, oltre che nei suoi stessi diritti ( si pensi alla decurtazione di parte dello stipendio per i primi 10 giorni di malattia).
I lavoratori sono il sale del nostro paese. Nello specifico dei lavoratori della scuola, l'atteggiamento del governo svilisce la figura dell'insegnante, dimenticando che l'insegnante è lavoratore qualificato e che oggi in Italia percepisce lo stipendio più basso rispetto ai colleghi europei.
Il governo , inoltre, dimentica che screditare l'insegnante e la scuola pubblica nel suo insieme è un atteggiamento irresponsabile nei confronti di chi ( famiglie e minori) deve poter credere nell'autorevolezza e nella preparazione di coloro che guidano la formazione di bambini e ragazzi.

Considerato che :

- le scelte di politica del Governo per la scuola, università ricerca, formazione artistica e musicale spaziano dal taglio di migliaia di posti di lavoro, al licenziamento dei precari, al ritorno al maestro unico nella scuola primaria, all’assenza di risorse per i rinnovi dei contratti, (per il funzionamento della scuola, per il risanamento dell’edilizia scolastica) all’impoverimento ed affossamento della ricerca pubblica, anche con la chiusura di molti enti, alla privatizzazione delle università attraverso la formazione in fondazioni private, alle continue campagne diffamatorie contro la dignità dei lavoratori pubblici;
Rilevato che: - già da questo anno scolastico in tutte le scuole di ogni ordine e grado sarà introdotta anche una nuova scheda di valutazione con i voti espressi in decimi; - i contratti di lavoro differenziati e chiamata diretta per gli insegnati e personale Ata, porterebbero alla privatizzazione dell’istruzione pubblica e trasformazione degli istituti statali e delle Università in fondazioni private; - il piano di razionalizzazione per la scuola che la Gelmini sta mettendo a punto avrà un impatto devastante per la scuola pubblica, in quanto esso contiene tagli per circa 8 miliardi di euro nei prossimi tre anni, il personale subirà una riduzione di oltre 129.500 unità di cui 87.000 docenti e 42.500 Ata; - i tagli vengono decisi contestualmente alla irresponsabile riduzione dell’obbligo di istruzione, e comporteranno, fra l’altro: aumento dei costi per le famiglie, la riduzione del tempo scuola, l’aumento del numero degli alunni per classe, il ridimensionamento del tempo prolungato e del tempo pieno, la possibile riduzione degli insegnanti di sostegno, difficoltà crescenti per l’integrazione degli alunni stranieri, fino a compromettere, in molte situazioni, il normale funzionamento della scuola;



Visto che :
- si verificherebbe il blocco totale del turn over, delle assunzioni per i precari e dei bandi per le scuole di specializzazione Ssis; - col Decreto legge n. 37 del 1 settembre 2008 convertito in legge 169 del 30 ottobre 2008 viene radicalmente modificata l’organizzazione didattica e l’offerta formativa della scuola pubblica con la riduzione del tempo scuola obbligatorio e la reintroduzione del maestro unico sia nella scuola elementare che in quella dell’infanzia; - il provvedimento non rappresenta solo un problema occupazionale, ma soprattutto una questione di qualità della scuola e di scelta pedagogica (la pluralità docente ha permesso in questi anni di approfondire la conoscenza disciplinare ed ha rafforzato lo spirito di collaborazione rendendo la scuola una comunità di conoscenze).


Constatato che :
- tali provvedimenti governativi potrebbero comportare pesanti conseguenze anche per le scuole di Passirano. Infatti: secondo quanto dichiarato dall’ANCI “ I tagli previsti indeboliranno il sistema dell’istruzione, in controtendenza con gli ingenti investimenti che i comuni fanno per sostenerlo, soprattutto nella scuola primaria, ma faranno aumentare la pressione nei confronti dei comuni perché facciano fronte alle esigenze che si verranno a creare per garantire a tutti il diritto allo studio. Non vanno poi trascurate le inevitabili ripercussioni sociali, la mancata conciliazione dei tempi, con forti penalizzazioni per le donne e per il loro lavoro, immaginando in alcuni casi anche la rinuncia o la riduzione degli impegni lavorativi. Nei comuni più grandi l’accorpamento o la chiusura di scuole e comunque l’aumento degli alunni per classe, comporterà il sovraffollamento delle aule previste per contenere fino ad un numero massimo di 25 alunni e che potrebbero quindi risultare non a norma. Vi sarebbero di conseguenza problemi sia di ordine pratico che finanziario per permettere a messa a norma e la ristrutturazione degli edifici...”; - il taglio del personale e la riduzione di orario previsti dai provvedimenti governativi nella scuola dell’infanzia statale e nella scuola primaria statale, unitamente alle già presenti difficoltà a garantire il personale di sorveglianza in alcune situazioni della scuola elementare, rischia di rendere sempre più difficoltoso e costoso (per le famiglie e per il Comune) questo essenziale servizio; potrà comportare la contrazione del tempo pieno e prolungato costringendo le famiglie alla scelta della scuola privata
- i tagli delle cattedre in questo caso potrebbero oscillare secondo le stime del Cesp (Centro studi per la scuola pubblica) dagli 80 alle 110 mila unità; - le mancate compresenze e l’insegnante unico vanificheranno i progetti di integrazione degli alunni stranieri e le scuole si rivolgeranno al Comune per avere mediatori culturali e risorse per gli alfabetizzatori, quando già oggi l’ente locale supplisce alle carenza economiche della scuola;
-le ultime notizie in merito alla possibile creazione di classi di alunni stranieri screditano la scuola italiana, rendendola inadeguata a rispondere alle esigenze di una realtà in cui gli studenti stranieri costituiscono una fonte di ricchezza per la scuola stessa, per i suoi programmi, per quegli stimoli culturali e didattici che lo straniero porta e che stanno diventando risorsa , motore di rinnovamento e di sperimentazione continua.


Considerato che :
- L’insieme di tali provvedimenti per la loro entità e qualità si configurano come il tentativo di smantellare la scuola pubblica e di compromettere il diritto allo studio per tutti;


Il Consiglio Comunale di Passirano impegna il Sindaco e la Giunta : - a mettere in atto, unitamente all’assemblea consigliare e a tutte le forze operanti sul territorio, le iniziative necessarie a respingere i provvedimenti sopra descritti, in difesa della libertà d’insegnamento, dei diritti dei lavoratori e della scuola pubblica.




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