Costruire una nuovo modo di fare politica è il nostro sforzo.
Non è facile, non lo è per chi - come noi- è cresciuto e vissuto fino ad oggi nel vecchio. Per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di chi ,oggi ,ha a cuore l'ideale della sinistra.
Abbiamo bisogno di quegli uomini e donne, di quegli studenti o lavoratori, di quei giovani o adulti o anziani che per la loro storia, la loro vita, il loro presente e il loro passato pensano ad un nuovo futuro.
Ambizioso?
Sì, ma senza un ideale gratuito e appassionato all'orizzonte che senso avrebbe impegnarsi...

sd.passirano@alice.it



mercoledì 25 marzo 2009

L'USCITA DALLA MAGGIORANZA CONSILIARE: INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE

Pubblichiamo l'intervento letto nel Consiglio Comunale del 9 febbraio al fine di dare spiegazione circostanziata delle motivazioni che hanno indotto all'uscita dalla maggioranza.

In data 10 dicembre 2008 il gruppo cons. “la sinistra-l'arcobaleno” ha modificato il proprio nome in “ la sinistra per passirano”. Cambiamento che era già stato preannunciato nell'aprile 2008, proprio all'atto della costituzione del gruppo. Allora, infatti, dicemmo che la nascita del gruppo che faceva riferimento alla lista La sinistra- l'arcobaleno presentatasi alle elezioni politiche era solo l'inizio di un percorso che, pur denominandosi con un nome che ricordava la sconfitta elettorale, voleva continuare poiché non si possono mettere tacere le convinzioni, né soffocare la voglia di ripresa di una parte politica che , pur fuori dal parlamento, rimane viva tra la gente.
Oggi dichiariamo, pertanto, ai colleghi consiglieri che il gruppo è pronto a cambiare nome in “la sinistra per passirano”.
Il cambiamento, però, non è solo nel nome. Con lettera inviata al sindaco ed ai colleghi di maggioranza il 20 gennaio, il gruppo La sinistra per passirano ha espresso la volontà di dichiararsi autonomo dal gruppo Insieme per Passirano- Centrosinistra, dunque per rispetto a questo Consiglio Comunale a cui siedono i rappresentanti di tutti i cittadini di Passirano siamo a comunicarvi la nostra decisione di uscire dalla coalizione che rappresenta la maggioranza consiliare.
Lo stesso rispetto ci obbliga a darvi anche le motivazioni di tale scelta , motivazioni che compaiono già in una lettera da noi pubblicata sulla stampa locale, ma che ora vorremmo, pur brevemente, riprendere e circostanziare.
Due sono i fattori che stanno a fondamento di tale decisione. L'uno politico, l'altro più amministrativo.
Del primo abbiamo già detto molto in passato, ma vogliamo fare alcune puntualizzazioni.
Ci siamo costituiti come gruppo consiliare nell'aprile del 2008, ma tale scelta ebbe molte premesse e per la maggioranza non fu un fulmine a ciel sereno. Le scelte politiche nazionali ,che si iniziarono ad attuare già nella primavera del 2007 , ci avevano già portato a costituirci come associazione, ci avevano già portato a chiedere incontri di verifica politica della situazione che si andava creando. Non abbiamo mai voluto mettere la testa sotto la sabbia di fronte a ciò che accadeva e con la massima chiarezza e responsabilità abbiamo chiesto incontri di confronto e discussione con il gruppo che oggi fa capo al Partito Democratico. La nostra richieste sono state sempre disattese.
Non è stata mai fatta una reale politica di coalizione che portasse ad un riconoscimento delle differenze che via via si delineavano, differenze di noi non abbiamo mai avuto timore. Vogliano comprendere i colleghi consiglieri e chi siede nel pubblico che quando un gruppo politico non viene riconosciuto, non viene neppure ascoltato. E se non si è ascoltati, che senso ha continuare?

Dal punto di vista più strettamente amministrativo non si pensi che i consiglieri ,che oggi fanno capo al gruppo la Sinistra per Passirano, non abbiano mai fatto nulla. Anche se per tutelare responsabilmente l'unità e la coesione nella maggioranza non abbiamo mai propagandato proposte e
idee, ciò non significa che all'interno del centro sinistra noi si sia stati zitti e inattivi. Ma ancora ribadiamo che si deve perseverare nel lavoro e nelle proposte .
Abbiamo pungolato in tutti modi affinchè venissero messi in atto , anche solo in via sperimentale, strumenti di partecipazione attiva della cittadinanza alla vita politica , così come recitava il nostro programma elettorale ,. A dimostrazione della veridicità di quanto ora diciamo, ricordiamo il corso di formazione sulla Partecipazione che organizzammo con i Ds della zona. Corso che fu voluto ideato, organizzato e gestito da Passirano e in particolare dai componenti Ds che oggi siedono in questo gruppo. Un corso che voleva rappresentare l'inizio di un percorso sperimentale. Un percorso sempre rimandato, mai attuato.

Abbiamo pungolato in tutti i modo perchè si mettesse mano all'area culturale ed in particolare alla Biblioteca, che in questi anni ha cambiato troppi operatori, sintomo di problemi atavici, trascinati negli anni fino ad oggi. Una biblioteca che dovrebbe essere luogo centrale della cultura e che , invece, sopravvive in locali non idonei e attraverso quelle pochissime iniziative che, pur di pregio, non riescono ad essere mai adeguatamente comunicate , passando in sordina per la stragrande maggioranza delle cittadinanza.

Abbiamo chiesto che si affrontasse il problema della scuola in modo partecipato. Tutto il lavoro compiuto di previsione delle iscrizioni, delle future classi, dei futuri bisogni che la scuola nei prossimi anni avrà era la premessa per un coinvolgimento attivo della popolazione. Previsioni che dovevano essere funzionali ad una discussione con la gente sul tema della scuola e di un futuro assetto delle strutture scolastiche.

Non manchiamo di ricordare le proposte e le propositive critiche che abbiamo sempre rivolto per una politica sociale e giovanile più calibrata sugli effettivi bisogni del paese. . Abbiamo sempre portato elementi di criticità in questo senso, probabilmente sempre inascoltati.
Ricordiamo infine la nostra attenzione alle problematiche ambientali che ci hanno visto attivi in una ferma opposizione alla costruzione di una stalla nella valle del Longarone e in molteplici altri settori quali lo spostamento dell’antenna dall’edificio storico della ex scuola media e nel contenimento di nuove edificazioni nel pgt.
Potremmo ancora andare avanti, ma ci fermiamo qui.
Siamo consapevoli che avremmo potuto fare di più o fare meglio, fare prima o fare più tempestivamente.
Abbiamo agito in coerenza con la nostra responsabilità di amministratori e così continuiamo e continueremo.

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