Costruire una nuovo modo di fare politica è il nostro sforzo.
Non è facile, non lo è per chi - come noi- è cresciuto e vissuto fino ad oggi nel vecchio. Per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di chi ,oggi ,ha a cuore l'ideale della sinistra.
Abbiamo bisogno di quegli uomini e donne, di quegli studenti o lavoratori, di quei giovani o adulti o anziani che per la loro storia, la loro vita, il loro presente e il loro passato pensano ad un nuovo futuro.
Ambizioso?
Sì, ma senza un ideale gratuito e appassionato all'orizzonte che senso avrebbe impegnarsi...

sd.passirano@alice.it



venerdì 24 agosto 2007

Politica, antipolitica, potere: un trinomio da indagare...

Sinistra Democratica riflette sulla "crisi della politica"attraverso la parole di Zapatero.
In attesa di meglio esprimere la nostra posizione, traiamo da questi estratti dell'intervista al premier spagnolo i principi della nostra azione e riflessione.
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<<...penso che le persone che meglio sanno esercitare il potere sono quelle che non lo amano, non lo rincorrono con ansia, non sentono nei suoi riguardi un attaccamanto insano, ma quelle che lo vogliono usare per cambiare le cose.
Chi ama molto il potere non è capace di correre rischi e non realizza il cambiamento.
Non esiste un potere trasformatore se non è accompagnato da un certo grado di coraggio, di valentia,. E ciò si verfica quando si ha un certo atteggimaento di distacco dal potere>>
...
<< Le chiediamo: la necessità del dialogo e della partecipazione vale anche per i partiti della sinistra nella loro relazione con la società?
(...) La democrazia non è un'istituzione alla quale uno arriva con posizioni prestabilite e immutabili. Le proprie posizioni iniziali possono essere modificate, e nei fatti tutti lo facciamo frequentemente quando le confrontiamo con quelle di altri. Il dialogo ci fa cambiare le nostre posizioni di partenza. (...)
La politica si occupa di decisioni per le quali non c'è una sola risposta o una risposta definitiva. La politica riguarda le decisioni del tipo: quale modello di sviluppo economico scegliamo? che tipo di politica urbanistica? che tipo di istruzione o di sisitema sanitario? E queste decisioni migliorano quando dialoghiamo, quando ascoltiamo l'opinione degli altri.
...
In che forma il suo governo sta attuando le riforme in coerenza a queste idee?
La prima cosa che abbiamo fatto una volta giunto al governo è stata quella di praticare un nuovo modo do fare politica. (...)
Non si tratta di un merito spaciale: fare poltica in modo nuovo richiede soltanto una sincera disposizione democratica ed una certa naturalezza. Basta ascoltare i cittadini e gli avversari politici, essendo disposti a rettificare gli errori che inevitabilmente si commettono nell'azione politica quotidiana. Si tratta, inoltre, di esercitare il potere con trasparenza, permanentemente aperti a dare spiegazioni di quel che facciamo. E ciò perchè in democrazia i padroni sono i cittadini e i rappresentanti politici si devono rivolgere continuamente a loro>>
Da Zapatero, Il socialismo dei cittadini, Feltrinelli, Milano, 2006

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