Costruire una nuovo modo di fare politica è il nostro sforzo.
Non è facile, non lo è per chi - come noi- è cresciuto e vissuto fino ad oggi nel vecchio. Per questo abbiamo bisogno dell'aiuto di chi ,oggi ,ha a cuore l'ideale della sinistra.
Abbiamo bisogno di quegli uomini e donne, di quegli studenti o lavoratori, di quei giovani o adulti o anziani che per la loro storia, la loro vita, il loro presente e il loro passato pensano ad un nuovo futuro.
Ambizioso?
Sì, ma senza un ideale gratuito e appassionato all'orizzonte che senso avrebbe impegnarsi...

sd.passirano@alice.it



domenica 19 agosto 2007

Crisi della rappresentanza. Dall'intellettuale... al politico

Quando ci si impegna in un percorso nuovo, quando si lascia la casa in cui si è sempre stati poichè essa è andata distrutta da chi pansava fosse meglio costruirne un'altra, quando ci si trova a scrivere e pensare idee programmatiche migliori, quando si crede di poter costruire un movimento nuovo ... allora bosogna mettersi al tavolo: parlarsi, confrontarsi e ricominciare a studiare ciò che è alle origini, ciò che - seppur vecchio-è rimasto incompiuto.

Leggiamo Gramsci e troviamo ciò di cui ancora oggi -a distanza di oltre settant'anni - parliamo
: crisi della rappresentanza, dall'intellettuale al politico.

<<L'errore dell'intellettuale consiste nel credere che si possa sapere senza comprendere e specialmente senza sentire ed essere appassionato (...), cioè nel credere che l'intellettuale possa essere tale se distinto e staccato dal popolo-nazione, cioè senza sentire le passioni elementari del popolo, comprendendole e quindi spiegandole e giustificandole nella determinata stuazione storica(...); non si fa politica-storia senza questa passione . In assenza di tale nesso i rapporti dell'intelletuale con il popolo-nazione sono o si riducono a rapporti di ordine puramente burocratico, formale; gli intelletuali diventano una casta (...). Se il rapporto tra intelletuali e popolazione , tra dirigenti e diretti, tra govrnanti e governati, è dato da un'adesione organica in cui il sentimento-passione diventa comprensione e quindi sapere, solo allora il rapporto è di rappresentanza e avviene lo scambio di elementi individuali tra governati e governanti...>>

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